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Glossario Bergamasco Medievale
Edizione a cura di Federica Guerini e Francesco Lo Conte

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Glossario

Quaderno 2 (MMB24) pag. 218

Cauda

Originale conservato presso la Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo

no 1285 (ibid[em]) e del 1316 (Mia racc[olta])[1] sigzata; in carta del 1362 ho letto asigezata (Arch[ivio] Marenzi, rot[olo] 3)[2] ed in carta del 1401 (Bibl[ioteca], rot[olo] 2260) [BCBg, perg. 2260/A] ho trovato nuo-

del 1355 (Ibid[em] 97)[3] vamente sigezata, ed in carta del 1430 (Ib[idem], rot[olo] 1430)[4] segezata. Io traduco Coda falcata, cioè curvata a guisa di falce, essendoché noi diciamo tuttodì seghés per falce; e questa traduzione parmi appoggiata anche da documento del 1369, nel quale si legge: “Et duos capones bonos et pingues cum cauda archuata”. (Arch[ivio] not[arile] di Berg[amo], atti di Giacomo Vavassori).[5] Vedi anche Soldata.

Note:

[1] BCBg, perg. 3577.

[2] Questa pergamena risulta menzionata e datata all’anno 1362 nell’indice onomastico-toponomastico manoscritto delle perdute pergamene dell’archivio Marenzi, compilato dallo stesso Tiraboschi: cf. MMB 738, fasc. 11, f. 59v.

[3] Da intendersi rotolo n. 97 del perduto Archivio Marenzi, più volte menzionato e datato al 1355 nell’indice onomastico-toponomastico manoscritto delle perdute pergamene dell’archivio Marenzi, compilato dallo stesso Tiraboschi: cf. MMB 738, fasc. 11, ff. 61r, 73r, 77r.

[4] Errore di Tiraboschi, evidentemente per geminazione della cifra indicante la datazione della pergamena. Il rotolo n. 1430, oltre a essere datato al 1301, non contiene il lemma riportato da Tiraboschi.

[5] Bergamo, Archivio di Stato, Atti del notaio Giacomo Vavassori Verdello, busta n. 99, 1354-1373, c. 104.