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Glossario Bergamasco Medievale
Edizione a cura di Federica Guerini e Francesco Lo Conte

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Glossario

Quaderno 2 (MMB24) pag. 223

Caveda

Originale conservato presso la Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo

Il Valentini (Liber poteris, pag. 51)[1] suppone che questo nome risponda al cavezzo bresciano (braccia 6) misura di terreni, ma

la voce latina corrispondente, osserva il Sac[erdote] G[iovanni] B[attista] Rota nel suo studio sul Comune di Chiari[2], pag. 59, era capicium o capitius, non mai caveltum. L’Odorici li definì piccoli feudi comunali, ma allora, domanda lo stesso Rota, perché trovasi applicato esclusivamente a parte del territorio di Rudiano? Leggendo nel manoscritto B., anno 1337 (Arch[ivio] di Rudiano) “le cavede fondi erranti situati nel letto antico del fiume

Note:

[1] Cfr. Valentini (1878: 51, n.1).

[2] Il riferimento è a Rota (1880: 59, n. 2), da cui Tiraboschi ricava l’intera voce del lemma Caveda.