Glossario
Quaderno 3 (MMB25) pag. 636
Porca
facta concione etc.”. Le due citazioni precedenti dimostrano quanto i nostri fossero esperti negli assedi e specialmente nel fare escavazioni. A questo proposito merita pure di essere ricordato il privilegio accordato nel 1267 a quei di Gromo, Valgoglio e Ultradragone “pro laboreriis et expensis que per ipsia comunia in cavamentis castri de Covo et eius victoria facte fuerunt”.[1] Ai nostri giorni il robusto minatore bergamasco continua le sue tradizioni nella perforazione della galleria del Gottardo, lunga presso a 15/m metri.
Note:
[1] Si tratta dell’ Instrumento del Privilegio concesso dalla Comunità di Bergamo alla Comunità di Gromo il 12 febbraio 1267 ora conservato a Gromo, presso il Museo delle Armi bianche e delle Pergamene. Il documento risulta edito in Silini / Previtali (1998: 221–230), mentre il simile privilegio riservato a Oltredragone è pubblicato in Bellini / Medolago (2000: 137–142). Si segnala che sulla pergamena originale di Gromo si legge: pro laboribus et expensis [sc. passis] per ipsa comunia in cavamentis castri de Onio et eius victoria facta fuerit. Ma il toponimo Onio è certamente un errore dovuto a lectio facilior, in quanto è storicamente accertato, oltre che riportato nelle occorrenze successive della pergamena, che questo privilegio fu rilasciato ai comuni di Gromo, Gandellino e Valgoglio per il supporto militare prestato a Bergamo nella conquista di Covo, in territorio cremonese. Il documento ancora nel 1875 era di proprietà privata, in possesso agli eredi dell’avvocato Luigi Fantoni di Rovetta (1789-1874), che poi lo avrebbero donato al Comune di Bergamo secondo quanto riporta Tiraboschi in BCBg, Ar 1/1, f. 142r-v. Secondo la scheda del documento reperibile online all’indirizzo https://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/complessi-archivistici/MIBA0031BC/, compilata a cura di Sergio Del Bello, l’acquisto da parte del comune di Gromo avvenne invece direttamente dagli eredi Fantoni. Un sentito ringraziamento ad Andrea Zanoletti e all’intera amministrazione comunale di Gromo per averci consentito la consultazione integrale della pergamena originale, conservata in teca da esposizione e dunque parzialmente arrotolata.