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Glossario Bergamasco Medievale
Edizione a cura di Federica Guerini e Francesco Lo Conte

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Glossario

Quaderno 3 (MMB25) pag. 448

Morgincap, Morigincap

Originale conservato presso la Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo

Morgincap An[no] 978: “Per cartula donationis et morgincap” (Lupo, II, 347 e 350).

Parola tedesca che significò dono del mattino ed era appunto secondo l’uso longobardo un dono fatto dal marito alla moglie nella prima mattina dopo le nozze. Quest’uso continuò fra noi fino in tempi non molto lontani ed anche a Firenze l’uso del morgincapo durò fino nei tempi più recenti. Da una carta dell’an[no] 1461 (Arch[ivio] com[una]le di Zogno)[1] estraggo: “Et nihil aliud exigat nec exigere possit ipsa Cate-

Moringicap rina in predictis bonis et bonis jure quarte de morigincap nec pro rebus dotaliciis nec donationis propter nuptias”. An[no] 1475: “In dictis bonis occasione quarte de morgecap”. (Arch[ivio] Mar[enzi], rot[olo] 125; atto rog[ato] in Gandino).[2] Peruzzi, Storia del commercio etc.[3]

 

 

Note:

[1] Il documento risulta al momento irreperibile. Presso l’archivio comunale di Zogno, ancora in parte non inventariato, è consultabile un elenco di consistenza di oltre cinquemila faldoni, i quali tuttavia raccolgono solo materiale documentario a partire dalla fine del secolo XIX per lo più afferente a pratiche comunali o anagrafiche. Si segnala la presenza di due faldoni provenienti dalla Congregazione di Carità di Poscante, che raccolgono per lo più documentazione contabile dell’ente nel primo quarto del secolo XX. Si ringrazia sentitamente l’amministrazione comunale di Zogno, Daniela Bonaiti e Dario Cornolti per la cortese e puntuale consulenza offerta a chi scrive.

[2] Questa pergamena non risulta menzionata nell’indice onomastico-toponomastico manoscritto delle perdute pergamene dell’archivio Marenzi, compilato dallo stesso Tiraboschi: cf. MMB 738, fasc. 11, ff. 59r-80r.

[3] Il riferimento è all’opera di Simone Luigi Peruzzi (1868).